Niko e Pierino, Edizioni Bianconi

Nonostante il mio grande amore per i fumetti umoristici di Bianconi, finora abbiamo affrontato l'argomento molto di rado. Abbiamo parlato solamente del mio alter ego Chico, del primissimo episodio di Geppo, e dei personaggi comici di Mario Sbattella. Le produzioni Bianconi sono un enorme tesoro del fumetto italiano che sto provando a condividere con voi amici della rete, centellinandolo, monetina dopo monetina. Stavolta parliamo di una collana minore tra quelle che preferisco, di quelle che riprendo in mano con una certa frequenza perché non riesco a resistere al suo richiamo dagli scaffali della libreria: Niko.

 Niko venne pubblicato in 3 anni dal 1970 al 1972 per un totale di 26 numeri.  Si tratta di una collana minore solo perché ristampa materiale già apparso precedentemente, in maniera molto sparpagliata, in alte testate-contenitore di Bianconi. Tuttavia è proprio il criterio di selezione dei personaggi ripescati, e il fatto che le loro storie siano raggruppate in un corpus abbastanza omogeneo e non dispersivo,  a rendere la collana una vera chicca per gli amanti del fumetto umoristico.

La serie infatti raccoglie il meglio della produzione anni '60 di Alberico Motta per Bianconi. Motta realizzava sia i testi che i disegni delle sue opere,  e inventò personaggi strepitosi. In pratica, con Niko abbiamo una specie di Best Of Alberico Motta, e scusate se è poco! Mi soffermerò a parlare un po' solo del personaggio di Niko in questa occasione, ma anche gli altri meriterebbero certamente più di una menzione: ci sono storie di Napoleone Sprint, del perfido Nerone, di Birillo Bill, degli sfortunatissimi Carcerati, e del beduino Alì Salam, personaggio che oggi sarebbe probabilmente impubblicabile per tutte le questioni religiose della nostra epoca (eh sì, le maglie della censura possono anche restringersi, a volte). Se i personaggi vi interessano potremo tornare a parlarne, intanto per una carrellata e qualche tavola vi rimando alla pagina di Alberico Motta su Originalcomics.it.

Niko è il rifacimento di un personaggio storico di Motta, creato nel 1963 quando Renato Bianconi volle affidare all'autore una collana tutta sua: Pierino.
 

Come avrete già notato, Niko oltre a venire ribattezzato, subì anche... una plastica facciale! Il nuovo personaggio venne ridisegnato abbastanza simile, ma con un naso di dimensioni molto più piccole e normali.

 

 
Renato Bianconi non era nuovo a questo tipo di interventi massicci e a tappeto sulle tavole. Mario Sbattella, che lavorando in redazione si vedeva spesso affidati questi lavori di correzione, racconta che

per la maggior parte si possono definire bizzarrie di Bianconi. Non amava i neri e spesso dovevo biaccare l'ombra dei personaggi delle vignette, non amava i primi piani e una cosa su cui non transigeva erano le nuvolette dei baloon. [...] Una volta è capitata in redazione una storia dove tutti i personaggi erano scalzi, ho dovuto biaccare i piedi e disegnare le scarpe. (Ink n.46, Menhir Edizioni, Aprile 2008, pp. 12-14)

Tuttavia non so perché venne fatta questa correzione particolare su Pierino. Suppongo però che il motivo sia quello di dare al personaggio un'età più definita, un'età da bambino. Pierino con quel nasone sembra un ometto e non un bimbo, e  infatti si comporta da adulto nella maggior parte delle occasioni, ma in alcune storie lo ritroviamo incongruentemente sui banchi di scuola.

A parte questa curiosità, Niko/Pierino è un fumetto certamente sottovalutato che si distingue per interessanti esperimenti metafumettistici in cui Motta gioca con il medium, e in particolare con la spazialità della tavola, in maniera tutt'altro che scontata per l'epoca.

C'è una storia in cui Niko è stanco di fare il personaggio buffone, e esce dal suo albo per entrare nel mondo del fumetto d'avventura, disegnato in stile realistico e con tanto di titolo:

 

 In un'altra occasione si parla di figurine, e la vignetta assume una sua tridimensionalità poiché è "anche" una figurina:

In un'altra storia, si immagina che i meridiani e i paralleli che dividono il mondo "siano le vignette di una storia a fumetti, una storia che racconta le vicende dell'Uomo": l'avvicendarsi delle epoche è  scandito dall'atto cosciente del lettore di voltare la pagina:

Alla fine della storia, compare una vignetta disegnata con contorni diversi, perché viene chiaramente specificato che si tratta di una vignetta che non appartiene alla pagina, ma a un'altra epoca e a un'altra dimensione:

E così via...

Collezionisticamente Parlando:

Di Pierino sono usciti 19 numeri tra il 1963 e il 1964 (Anno I 1/7 + Anno II 1/12). Sono albetti spillati di 64 pagine + copertina. Esiste anche una ristampa del 1964 in 12 numeri di 160 pagine ciascuno, chiamata Super Pierino.

Di Niko sono usciti  26 numeri tra il 1970 e il 1972 (1970: 1/6, 1971: 1/12, 1972: 1/8) e presenta i personaggi di cui abbiamo parlato nel post.  Nella ristampa Super Niko (17 numeri, 1971-72) vengono inserite anche storie di Provolino.