Mi sono sempre chiesto quale sarà mai stato l'albo in cui venne mostrato per la prima volta un seno nudo. Una mia morbosa curiosità che maschero da interesse storico e culturale! Non so se mai riuscirò a dare una risposta al mio quesito (qualche idea in proposito?) ma penso che si tratti di un albo appartenente ad una qualche testata uscita durante il biennio 1968-69, in quegli anni di grandi mutamenti sociali.
lunedì 22 febbraio 2010
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Mi sono sempre chiesto quale sarà mai stato l'albo in cui venne mostrato per la prima volta un seno nudo. Una mia morbosa curiosità che maschero da interesse storico e culturale! Non so se mai riuscirò a dare una risposta al mio quesito (qualche idea in proposito?) ma penso che si tratti di un albo appartenente ad una qualche testata uscita durante il biennio 1968-69, in quegli anni di grandi mutamenti sociali.
La Decapezzolata
Mi sono sempre chiesto quale sarà mai stato l'albo in cui venne mostrato per la prima volta un seno nudo. Una mia morbosa curiosità che maschero da interesse storico e culturale! Non so se mai riuscirò a dare una risposta al mio quesito (qualche idea in proposito?) ma penso che si tratti di un albo appartenente ad una qualche testata uscita durante il biennio 1968-69, in quegli anni di grandi mutamenti sociali.
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giovedì 18 febbraio 2010
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(Per leggere la prima parte dell'articolo clicca qui)
Dalla parte dei nazisti (2 di 2)
(Per leggere la prima parte dell'articolo clicca qui)
Possiamo considerare le opinioni di Umbero Eco nei confronti del fumetto bellico e quelle di Claudio Carabba nei confronti di Hessa esemplificative di un punto di vista largamente condiviso, all'epoca, dalla società più conservatrice. Senza entrare troppo nel dettaglio, è evidente che denotano un approccio intransigente e fazioso non solo in base agli attuali criteri di giudizio ma proprio in relazione all'effettiva e concreta bontà delle accuse inquadrate nel loro contesto storico.
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domenica 14 febbraio 2010
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Dalla parte dei nazisti (1 di 2)
Volevo scrivere un post di San Valentino, tanto per far vedere che anche se stiamo qui a parlare di fumetti d'antiquariato non viviamo proprio su un altro pianeta, ma non ho ritrovato alcune cose che desideravo mostrare (forse le ho lasciate nella libreria... in quell'altro pianeta). Se non si può parlare d'amore allora parliamo di guerra, per la gioia di Hessa:
disegno di Nevio Zeccara
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mercoledì 10 febbraio 2010
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[RUBRICA] Le inesattezze della Guida di Bono (6a puntata)
Presto, probabilmente in occasione della prossima puntata di questa rubrica, metterò disponibile da scaricare un file con tutti gli aggiornamenti che sono stati segnalati finora, riassunti in un quadro più organico. Intanto andiamo avanti con le segnalazioni. Parliamo ancora prevalentemente di fumetti umoristici, e ringrazio anche stavolta Aumaldo per il pezioso contributo (quello che riportiamo è tutto farina del suo sacco).
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venerdì 5 febbraio 2010
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Diabolik n.1 "Betty Curtis" e altri falsi storici
In merito ai falsi ci sarebbe ancora da dire molto. Ce ne sono alcuni che nel corso degli anni sono diventati, a torto o a ragione, dei pezzi molto ambiti dai collezionisti. Naturalmente non sto parlando delle ristampe anastatiche invecchiate per essere vendute come originali a caro prezzo. Né dei subdoli rimaneggiamenti come i numeri 1 di Dylan Dog di cui abbiamo parlato la scorsa volta, fatti solo per ingannare l'ebayer di turno. Parlo invece di quei falsi con un'anima, quei falsi affascinanti perché circondati da un che di misterioso e leggendario, che hanno stimolato la fantasia dei collezionisti.
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martedì 2 febbraio 2010
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Vecchi e Nuovi Falsi di Dylan Dog
Nel collezionare Dylan Dog uno dei rischi dei meno esperti è quello di incappare nelle contraffazioni che vennero fatte nei primi anni '90 nel periodo del pieno boom del personaggio. Ricordo molto chiaramente che lo scopo di questi falsi non era quello di spillare quattrini agli ignari appassionati attraverso i canali collezionistici, ma quello di sfruttare la grande richiesta del mercato e vendere le copie in edicola al prezzo di copertina (ed è per questo che molti di questi albi vennero anche malamente bollinati).
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