domenica 6 dicembre 2009

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Il Mitico Eroe del Texas. Un requiem (o forse due)


Chi crede che Pecos Bill sia solo uno dei tanti personaggi del West è decisamente fuori strada. E' molto di più. E' un'icona, incarna un vero e proprio esempio di umanità, una concezione di vita. La sua grandezza è nella sua essenza: egli è un eroe pacifico, incruento. Non risolve mai le questioni con la pistola o il fucile, non uccide mai. Usa solo i cazzotti e il suo lazo, ma solo se serve, e quasi con dispiacere. Naturalmente poi i cattivi muoiono o sono duramente puniti, ma non per mano sua: è la giustizia superiore, l'Ineluttabilità Riparatrice dell'Universo che mette le cose a posto, dimostrando che la cattiveria e la violenza nulla possono contro la mitezza e la bontà d'animo. Dimostrando persino che la giustizia tradizionale, ottenuta con la violenza e l'aggressività (come quella di Tex o di ogni altro eroe), non può essere altrettanto totale, totalizzante e in sintonia con il tutto.




Io appartengo ad una generazione che ha conosciuto Pecos Bill per il mito. Quando l'ho letto per la prima volta le sue imprese erano già state consegnate alla storia. L'edizione che mi ha avvicinato al personaggio è stata quella della Dardo del 1991: una delle tante ristampe susseguitesi negli anni, ma con una significativa particolarità: il sottotitolo della testata era passato da Il Leggendario Eroe del Texas a Il Mitico Eroe del Texas. Una sfumatura terminologica che conferma, me ne rendo conto solo ora, come le sue gesta avessero assunto oramai anche i tratti sacrali e cosmici del personaggio immortale.



Immortalità che, come spesso accade, è stata raggiunta solo dopo la morte corporale dell'eroe. Pecos Bill è morto. Morto davvero, intendo, non come i personaggi Marvel o DC - la morte è una cosa seria. Una morte annunciata da spettrali presagi e raccontata con tragica e imparziale naturalità. E non poteva essere altrimenti: è quella stessa Ineluttabilità dell'Universo che, in un'occasione non diversa da altre, decide che è arrivato il momento di portarsi via l'eroe. Ne vengono fuori tavole tra le più suggestive e memorabili del Dopoguerra:


E così questo è Pecos Bill oggi, un mito. Che però, se scaviamo a fondo, ha degli aspetti oscuri e degli scheletri nell'armadio. Ne parlerò nel prossimo post. Sarà una precisazione che - lo dico già da ora - negherò di avere mai scritto: Pecos Bill vogliamo ricordarcelo così, un eroe mite e rispettoso della vita, senza macchia e senza paura.

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