lunedì 4 febbraio 2013

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[FUMETTI NERI 11] Le prime due collezioni "minori"


Squillo di trombe! Riprendiamo la Rubrica pratica sul modo giusto (secondo me, eh!) per muovere i primi passi nel mondo dei fumetti neri e diventare collezionisti di queste stupende testate degli anni '60.

Con questo post faremo un po' il punto della situazione (scusandomi se in parte ridirò il già detto) e inizieremo un "nuovo ciclo", una "seconda serie" di puntate, visto che di acqua sotto i ponti ne è passata dalle puntate precedenti e ci sono importanti novità da segnalare  che cambiano un po' le prospettive complessive. Tuttavia quello che è stato fatto e detto finora è sempre a mio avviso più che valido (con qualche marginale variazione e aggiustamento che faremo oggi o in seguito) e se vi va potete leggere le puntate precedenti:





Tutto il primo ciclo di puntate è ora anche disponibile come FILE PDF che se volete vi potete scaricare e conservare o stampare, o diffondere nel web gratuitamente, senza alterazioni e citando la fonte.

Nelle ultime due puntate del "primo ciclo" avevamo cominciato a discutere dei neri minori, e a effettuare alcune suddivisioni sulla base dell'articolo di Marco Sanna comparso nella rivista If Immagine e Fumetto (ed. Epierre) n. 6 del 1996. Avevamo iniziato ad addentrarci nelle specificità di alcune tipologie di neri minori per cercare di fornire dei parametri pratici per impostare una collezione razionale, fattibile, e senza dispersioni, in un'ottica di collezionismo più attuale rispetto all'ormai impraticabile "accumulo totale" di albi eterogenei. 

Ciò che però mi spinge a reimpostare da capo discorso è la recente uscita della corposa guida Avventure Noir Volume Primo di Luca Mencaroni (Mencaroni Editore 2012). In questo blog non ho mai fatto recensioni o pubblicità di volumi appena usciti, né di saggistica né a fumetti, ma questa opera (anche se ancora non è uscito il secondo volume) non si può non nominare all'interno di questa Rubrica per una semplice ragione: si tratta di un manuale indispensabile per il collezionista di fumetti neri. Per un gran numero di ragioni. Mi limito a segnalarne cinque, in ordine di importanza pratica per il collezionista che segue la mia Rubrica:

1) Sono riportate tutte le serie minori che esistono, secondo criteri di selezione e catalogazione in parte diversi e molto più accurati di quelli di Sanna su If, con informazioni sull'impostazione delle storie e le caratteristiche dei personaggi.
2) Sono fornite tutte le copertine degli albi, con indicazione della rarità di ogni singolo numero.
3) Sono riportati dettagli sulla pubblicazione dal punto di vista editoriale, con informazioni storiche molto puntuali e pressoché tutte le informazioni relative a particolarità e oggetti collezionistici rari e poco noti (come albetti promozionali, volantini, varianti, curiosità ecc.).
4) Sono indicate anche tutte le raccolte, ristampe e ricopertinati di ogni collana. Inoltre, l'analisi non si ferma ai fumetti ma comprende anche i fotoromanzi neri, branca importante e finora poco analizzata e apprezzata dell'universo dei neri.
5) Tutto il volume abbonda di schede sugli autori dei vari fumetti: non solo informazioni culturalmente interessanti, ma anche indispensabili per chi avesse intenzione di impostare collezioni mirate a determinati autori.

Il mio consiglio, ovviamente, è quello di acquistarlo e tenerlo sopra il comodino per consultarlo ogni sera. Ok, direte voi: e allora a che serve seguire la tua Rubrica? In effetti, se vogliamo, tutte le informazioni che servono per collezionare neri sono nell'opera di Luca Mencaroni (il Secondo volume lo attendiamo ancora con ansia, ma siamo certi che non ci deluderà). Tuttavia spero che  l'approccio pratico di questa rubrica possa essere utile per impostare di fatto la vostra collezione: scegliere le testate, specializzarsi in un settore che si preferisce che magari verrà poi allargato ad altre tipologie di fumetto precedenti o successive, evitare gli errori tipici dei principianti, evitare di raggiungere punti morti e così via.

Ripartiamo proprio da qui. Una delle conclusioni più importanti a cui eravamo arrivati nel ciclo precedente era la necessità di dare un limite alla propria collezione (vedi puntata 2). Avevamo detto che per partire a collezionare neri, bisogna fare subito una scelta drastica: o buttarsi su una delle tre serie principali (Diabolik, Kriminal o Satanik), oppure rivolgere la nostra attenzione ad alcuni dei neri minori. In quest'ultimo caso, ci eravamo posti il problema di identificare dei criteri validi di suddivisione in maniera da avere dei gruppi economicamente gestibili che dessero omogeneità e struttura alla nostra raccolta.

Nella puntata 10 avevamo identificato un gruppo di personaggi (e testate) che rappresentano unità tematica in quanto tutti epigoni di Barbarella. Possiamo chiamare questa la nostra "COLLEZIONE 1" di neri minori. Questo genere di fumetti verrà trattato da Mencaroni nel prossimo volume, per cui non sappiamo ancora cosa lui abbia da dire sull'argomento.

Nel frattempo, quindi, ce la teniamo così come l'abbiamo fatta. Rivediamola perché mi ero dimenticato di aggiungere una cosa (adesso corretta anche nelle vecchie puntate).

COLLEZIONE 1: EROINE FANTASEXY
Rilevanza all'interno del genere nero: ****


Alika (Cofedit 1965)
Astrella (Cervinia 1969)
Gesebel (Corno 1966)
Justine (SIE 1969)

Selene (Littera 1965)
Uranella (Bianconi 1966)
Venus (Schiavi 1966)
[Barbel] (Attualità 1965)
[Cosmine] (Ediperiodici 1973)
[Destinazione Andromeda] (Blu 1972)



Si tratta di sole nove testate, ma comprendono diversi numeri difficili o difficilissimi e, lo so per esperienza, ci possono volere anni per completarle tutte!
 Barbel (la collana di cui mi ero dimenticato) è messa fra parentesi perché non si tratta propriamente di un epigono di Barbarella. Sanna e Mencaroni lo mettono fra i "gialli", ma a mio avviso sta meglio qui (è comunque un'eroina fantasexy), anche se si tratta di una serie che, in effetti, come dice Mencaroni, è un "mix di fantascienza, thrilling e genere supereroistico" (p.160).

Da notare che, sebbene queste testate non siano propriamente "nere", sono comunque molto rilevanti all'interno di una discussione sul genere perché anch'esse testimoni dello stesso mutamento storico, culturale e sociale di cui i "neri" sono stati gli arieti di sfondamento nel campo del fumetto (in una scala di rilevanza da 1 a 5 stelle, assegno 4 stelle). Tant'è vero che subirono pure le stesse sorti dei loro fratelli maggiori:



 Nella puntata 9 avevamo parlato del genere che sia Sanna che Mencaroni definiscono "giallo". Le liste di Sanna e Mencaroni per questa categoria sostanzialmente si equivalgono, anche se Mencaroni è un po' più selettivo ed esclude alcune testate (come Strippy la ragazza detective), mentre alcune altre le riporta in appendice, a voler sottolineare che sebbene siano convenzionalmente fatte rientrare nel genere dei "gialli neri", di fatto non dovrebbero rientrarci. Certamente Mencaroni era ben conscio che alcune collane hanno ben poco a che fare con il resto, ma le ha giustamente riportate per dovere di completezza, in quanto ormai, per consuetudine, sono conosciute dai collezionisti come "nere".


Noi però vogliamo essere pratici e toglieremo dalla lista dei neri ciò che di fatto non lo è. Sempre nella puntata 9, avevamo distinto due sottocategorie nel genere "nero giallo" e avevamo fatto una prima, importantissima suddivisione: quella fra gialli polizieschi e fra gialli di spionaggio. Adesso, grazie ad Avventure Noir che mi ha permesso di fare qualche piccolo aggiustamento, possiamo ridefinirle nel dettaglio.


COLLEZIONE 2: Neri polizieschi
Rilevanza all'interno del genere nero: ***


Albi Polizieschi/Gialli a Fumetti (Vita 1964)
Detective Club (Giuliani 1967)
Doc Sullivan (Cervinia 1965)
Erotic Detective Story (Tab 1967)
Gordon Schott [e Criminal Club che è un ricopertinato] (Cofedit 1964)
Tv Picture Story + Ispettore Dan (Liguria 1966)
Lucy Melson (Ma.Ga. 1965)
Pocket Gialli (SIP 1972)
Strippy la ragazza detective (Mondadori 1968)
Tenente Krabb (Meroni 1965)
Crimen (Castelli 1965)
Petite Poupée (Cervinia 1968)
Il Ragno Racconta (Europer 1966)
777/707 [e Giallo-Nero che è la rist.] (Castelli 1965)


Nella puntata 9 ero stato un po' troppo feroce con le testate di questo gruppo dicendo che, in quanto polizieschi con eroe buono, non possono essere considerati dei neri. In realtà, come per le eroine fantasexy, tutte queste collane hanno delle caratteristiche nere e/o erotiche e sono senza dubbio espressione della realtà sociale dell'epoca al punto da appartenere a buon diritto all'interno di questa categoria di fumetti. Ecco a riprova qualche tavola da Doc Sullivan (dis. Giancarlo Tenenti) delle edizioni Cervinia, una casa editrice tra le più prolifiche nel settore. Erotismo, violenza, crudeli nemici mascherati e un complessivo sapore "nero" dello storie sono tra gli ingredienti principali anche dei neri polizieschi.






Due sono le collane eliminate dalla lista di Sanna e Mencaroni, perché senza alcuna caratteristica che le leghi al mondo dei neri. Una è Racconti Polizieschi da tutto il mondo (o Gialli da vedere) (La Guida 1968), una serie di tre numeri che propone gialli classici. L'altra è Maigret ed. La Freccia, collana di 4 numeri che propone storie tratte dai romanzi di Simenon, uscita nel 1959 e poi ristampata nel 1963 (e sono questi ultimi a essere considerati neri, in quanto albetti di 112 pagine dalle dimensioni che ricordano i neri).

La collezione dei neri polizieschi è probabilmente una raccolta minore fra quelle che si possono intraprendere all'interno dell'universo nero (rilevanza 3 su 5 stelle), tuttavia può diventare maggiormente significativa se inserita in una collezione più ampia che abbia il poliziesco come comune denominatore, una collezione che mostri l'evoluzione del genere nel tempo. Può darsi che riprenderemo l'argomento in futuro...

Nella mia idea iniziale c'era pure quella di riesaminare qui i neri di spionaggio, ma visto che abbiamo già scritto molto, e molto rimane ancora da scrivere, lascerò l'argomento per una delle successive puntate.

19 commenti:

  1. Caro Federico, credo che l'utilità di un blog come il tuo sia quello di ampliare il lavoro che il sottoscritto ha potuto fare su Avventure Noir. Mentre un volume stampato ha alcuni limiti, primo fra tutti quello del numero di pagine, il web ha da questo punto di vista poteri illimitati. Quindi ben venga uno studio sui neri minori!
    Riguardo al tuo elenco di epigoni di Barbarella, eliminerei senza ombra di dubbio DESTINAZIONE ANDROMEDA e COSMINE che a mio modo di vedere sono due fumetti erotici e non noir, mentre inserirei JUSTINE che rappresenta a tutti gli effetti la continuazione di Uranella. Ovviamente i criteri di catalogazione sono molto elastici e soggettivi.
    Continua così Federico!

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    1. Grazie Luca per l'intervento. Ho aggiunto Justine, che è una di quelle testate che non ho ancora avuto modo di leggere e dunque non sapevo come catalogare. Per quanto riguarda Destinazione Andromeda e Cosmine, in effetti avevo fatto anch'io dei distinguo nella puntata 10, e forse è meglio metterli fra parentesi.
      Naturalmente questo spazio di discussione è quello che mi auspico in questa rubrica. Chiunque è libero di intervenire per arrichire la discussione e fornire spunti di riflessione per tutti!
      Federico

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  2. Al solito ottimo pezzo!
    I tuoi articoli sul tema, assieme al meraviglioso libro di Luca, mi fanno venire un grande desiderio di recuperare queste serie. Di neri ne ho pochissimi, a parte qualche albo sparso di Kriminal, Sadik, Zakimort...
    Il problema è sempre quello, i soldi!!!

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    1. Ciao Andrea, grazie. Per i soldi, piacerebbe anche a me avere una soluzione :-) Il problema è ormai ineludibile nel collezionismo d'antiquariato. Se uno si accontenta di pescare quello che capita nei mercatini è un conto, ma nel momento in cui si decide di intraprendere una raccolta organica, come sai, diventa necessario attingere a fonti più costose. Nella rubrica, comunque, cerco di tenere conto del fattore (e lo approfondiremo), e la suddivisione in piccoli gruppi ha anche lo scopo di suggerire raccolte economicamente più o meno gestibili...
      Magari fra qualche puntata ti farò venire voglia di buttarti su una di esse!
      Ciao,
      Federico

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    2. Credo francamente che molti dei tascabili NOIR siano rimasti a prezzi accessibili, anche se la variabile è diventata giustamente lo stato di conservazione. Il problema semmai sono poi i numeri difficili che fanno lievitare le collezioni.

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    3. Sì, sono d'accordo. Io non sono un super fanatico dello stato di conservazione (né suggerisco di esserlo nella mia rubrica), altrimenti non riuscirei a collezionare niente, visti la scarsa reperibilità dei pezzi edicola/perfetti e i prezzi che si debbono pagare per acquistarli. Per albi buoni o ottimi i prezzi in giro sono generalmente accessibili, e il problema sono i numeri chiave, che a volte possono arrivare a costare qualche centinaio d'euro e allora bisogna essere davvero motivati all'acquisto.
      Il vero punto è che data la grandissima offerta che oggi esiste nel mercato dell'usato e del nuovo, l'appassionato deve avere delle priorità, perché non si può collezionare né leggere tutto. A mio avviso, comunque, specializzarsi in una piccola nicchia di neri minori come quelle che ho proposto e proporrò è divertente, interessante e, se uno non ha fretta, non è nemmeno troppo gravoso economicamente. Di sicuro è diversi ordini di grandezza più economico che intraprendere una collana "mainstream" come Diabolik, Tex o Topolino.
      Federico

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  3. Ottimo articolo.Volevo chiederti tra le varie sottocategorie dei neri si riesce a creare o elencare anche solo un paio di titoli vagamente superoistici.
    Mi vengono in mente Maskar o Atomik

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    1. Ciao Massy, grazie. Sì, ci sono alcuni titoli dal sapore supereroistico, non solo due... come Atoman contro killer, I serpenti, e altri non neri o meno neri ma che spesso vengono fatti rientrare nella categoria. E' di fatto uno dei sottogruppi che verranno fuori. Visto che me l'hai chiesto sarà il prossimo o uno dei prossimissimi che affronterò!
      Federico

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    2. Fantastico
      Non vedo l'ora di leggerlo

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  4. Finalmente il ritorno della tua rubrica sui neri, probabilmente la più interessante e seguita di tutte nel tuo blog.
    Come al solito hai fatto un grandissimo lavoro nello sviscerare i segreti dei neri ai neofiti come me, fornendo al tempo stesso preziosi suggerimenti da non ignorare se si vuole collezionare senza addannarsi l'anima.
    Tutto perfetto, che ci lascia con il fiato sospeso fino alla prossima puntata. Ma la pazienza verrà ampiamente ricompensata, perchè di articoli così che non smetteresti mai di leggere non se ne trovano molti. ;) Bravo Federico.

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    1. Grazie Andrea, è sempre un piacere leggere i tuoi commenti. Questa rubrica è la prima che ho iniziato e quella a cui anch'io sono più affezionato. Quando inizi a scavare in profondità in un argomento che ami, scopri sempre di trovare tantissime cose nuove da dire!

      Federico

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  5. Dimenticavo la firma...

    Andrea

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  6. Non è il genere di fumetti che leggo, ma devo assolutamente farvi notare, se non l'avete già fatto, che nelle trame di "Doc Sullivan" c'hanno messo Kirk Douglas! :D

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    1. Urka gas, è vero! Aveva una faccia conosciuta...

      Era tipico all'epoca (e anche adesso se è per questo) attingere spudoratamente ai volti del cinema...

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    2. La motivazione è che di un attore si hanno generalmente a disposizione varie foto o filmati per poterlo disegnare in vari atteggiamenti ed espressioni avendo riferimenti precisi.

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    3. A essere sincero la somiglianza di Doc Sullivan con Kirk Douglas è solo della copertina del n. 1....

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  7. Sui neri sono abbastanza "mainstream" e nutro amore soltanto per i personaggi di Max Bunker ma la mia curiosità vorace mi fa acquistare tutto quel che trovo. Sarebbe bello se approfondissi anche i fotoromanzi del genere, i vari Killing, Genius ...Supersex(?) ifix tcen tcen (letti pochissimi numeri da ragazzino trafugati a qualche zio) mi pare avesse del "nero" nelle trame ...anche se effettivamente la fregola dell'adolescenza mi distraeva. Un altro fotoromanzo che ho scovato da poco è Yorga una sorta di uomo lucertola che credo brasiliano con delle trame nerissime e molto ben sceneggiato tenendo conto del periodo di produzione.

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    1. Sui fotoromanzi sono un po' scarsino in quanto a materiale e conoscenze... però è un campo interessante che mi piacerebbe approfondire. Magari qualcosa studieremo.

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    2. Il fotoromanzo ha avuto un successo enorme anche in altri paesi al di fuori dell'Italia. La nostra produzione si può ragionevolmente dividere tra quella iniziale e casereccia degli anni Sessanta, e quella della casa editrice Lancio che si sviluppa fortemente negi successivi Settanta e Ottanta. La cosa notevole è che è stata esportata all'estero, specie in paesi come la Francia (ma anche Germania e Inghilterra) e sudamerica, ove alcune nazioni come il Brasile hanno appunto proseguito alcune collane da noi interrotte. Nel mio libro vi è un'analisi abbastanza approfondita del genere, riportando credo la prima cronologia esaustiva delle testate nere, molto allargata anche al sexy (ma alla fine degli anni Sessanta la commistione era d'uopo). Sarebbe interessante scoprire se possano esistere altre testate inedite o intregrare le cronologie di quelle ancora incomplete (vedi Top Secret, Ok Steve Carson, Lover, Smart, ecc.)

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