lunedì 28 gennaio 2013

5

Le Donne e i Mostri di Floriano Bozzi (4 di 4): BABY SATAN

  

Eccoci arrivati finalmente alla quarta e ultima puntata di questa rubrica dedicata al grande disegnatore e copertinista Floriano Bozzi e alla "trilogia" di collane disegnate interamente da lui il cui filo conduttore sono  donne sensuali e bellissime alle prese con mostri terribili e raccapriccianti che tentano di possederle e... deflorarle. E' passato tanto tempo, ma chi vuole rinfrescarsi la memoria può andare a rileggere la Prima Puntata in cui parlavamo in generale delle copertine che Bozzi disegnò soprattutto per le collane erotiche degli anni '60-'70, la Seconda Puntata in cui abbiamo parlato di Uranella la fantaeroina, e infine la Terza Puntata dedicata a Jessica, il quasi-clone medieval-fantasy di Uranella.

La nostra terza protagonista è Baby Satan, una giovane fanciulla nel medioevo dell'anno 1000 che, scappata dalle grinfie di uomini e donne malvagie che hanno ucciso il suo innamorato e volgliono condividere con lei i piaceri dell'amore, incontra nel bosco un negromante che la trasforma in strega, permettendole così di poter mettere in atto le sue atroci vendette contro chi le ha voluto male.

Se avete letto le puntate precedenti della rubrica, sapete perché ho una così alta opinione del modo in cui Floriano Bozzi realizzava le sue Donne e i suoi Mostri, il meraviglioso grado di perversione e di pornografia che, a mio avviso, è stato in grado di generare dalle sue tavole con questi soggetti. Naturalmente anche in Baby Satan il maestro ripete per certi versi tutte le formule collaudate in Uranella e Jessica, con le sue eroine in pose plastiche e conturbanti, e certi mostri, come gli scheletri e i draghi, la cui mostruosità può essere adattata a ogni genere di storia, dalla fantascienza, al fantasy, all'horror allo storico medievale. Le tavole che seguono sono tratte da Baby Satan ma potevano trovare (e hanno trovato) tranquillamente posto anche nelle collane precedenti:






In Baby Satan, tuttavia, c'è anche qualcosa di diverso e nuovo che invece non è presente in Uranella e Jessica.

I personaggi femminili acquistano adesso una dimensione sessuale più esplicita, non soltanto nei dialoghi e ma anche nell'introduzione nel disegno di riferimenti più o meno velati a pratiche e tendenze sessuali fino a poco tempo prima inenarrabili, come il sadomaso o l'omosessualità femminile:


  

Del resto, l'editore della collana non è più lo storico Bianconi, ma la neonata SIE (Società Iniziative Editoriali). Sarannno case editrici d'avanguardia come questa, nate alla fine degli anni '60 con un progetto editoriale di rottura con la tradizione, a traghettare il fumetto nel nuovo decennio con l'inserimento di temi e immagini che l'establishment dell'editoria (e della società) non riusciva ancora ad accettare. 

Uranella e Jessica erano uscite fra l'agosto 1966 e il febbraio 1969. Il primo numero di Baby Satan fu pubblicato nel dicembre 1969, gli altri nel 1970. Pochi mesi di differenza che sono però un punto di svolta notevole nella storia del fumetto in Italia, come abbiamo provato ad accennare in un vecchio post sulla censura, nel quale abbiamo mostrato il rapido ma graduale passaggio dalla nudità velata a quella esplicita. Anche per Baby Satan avviene esattamente lo stesso, e se nel primo albo (ancora anni '60)  il seno viene nascosto (come si vede nelle due immagini precedenti), già dal secondo numero (Febbraio 1970) Bozzi può sbizzarrirsi:



A mio avviso, la nudità senza sottintesi non aggiunge né toglie nulla alla sensualità delle tavole di Bozzi, ma forse a partire da questo momento cambia, in un certo modo, la percezione complessiva della singola tavola: se prima era l'armonia della figura femminile nel suo insieme e nel suo contesto a suscitare un senso di coinvolgimento e a innescare il meccanismo di attrazione dei sensi, adesso è inevitabile che il disegno converga in direzione di un punto centrale: la nudità rivelata in primo piano che costringe a un ruolo secondario e di sfondo tutto il resto (chi di voi ha davvero prestato attenzione al teschio nella tavola precedente?).

E' chiaro che questi cambiamenti rispetto al passato sono ordini di scuderia. Il direttore responsabile della SIE e l'autore dei testi di Baby Satan era niente meno che Erasmo Buzzacchi, che nel decennio precedente si era messo in luce, soprattutto, per aver scritto numerose storie di Kriminal per l'Editoriale Corno. E' evidente che fu Buzzacchi a optare per questa svolta nel disegno, dato che qualcosa di analogo avvenne anche nelle altre testate della casa editrice (compresa Angelica nel post a cui abbiamo fatto riferimento prima).

La sceneggiatura di Buzzacchi, rispetto a quella di Pier Carpi per Uranella e Jessica, cambia completamente anche la concezione della figura del Mostro. L'ambientazione medievale di Baby Satan non disdegna, come abbiamo visto, draghi, scheletri e quant'altro ma, rispetto al medieval-fantasy di Jessica e la fantascienza di Uranella, vuole rimanere maggiormente ancorata alla realtà. Fin dalla prima pagina di ogni albo, questo intento è messo bene in chiaro da un'epigrafe:


 Anche se poi, in verità, i massimi accenni ai presunti veri "riti e formule degli antichi testi" si riducono a questo:



Ma l'ambizione al realismo trasforma eccome la figura del Mostro. I veri Mostri di Buzzacchi non sono più draghi e scheletri, ma diventano invece gli esseri umani malvagi e meschini, la cui bruttezza interiore si esprime in un ancora peggiore deformità e sconcezza esteriore. L'aspetto ancora più interessante, però, è l'evoluzione del rapporto che il personaggio di Baby Satan ha con questi figuri. 

Dapprima, ritenuta morta, la giovane strega viene seppellita, e  il gobbo becchino la dissotterra per abusare di lei:


Ma la reazione di Baby Satan non si fa attendere:



Poi è il turno dello stregone, al quale, invece, Baby Satan si concede:

  

Dopo lo stregone, tocca al borgomastro. Non solo Baby Satan si concede, ma lo invita attivamente a godere di lei:



E infine, Baby Satan incontra il mostruoso Fornicus, la cui mostruosità non è solo esteriore ma è pure celata... sotto le mutande. Per la giovane sarà la perdizione totale.




Questa  conclusione, in cui Donna e Mostro raggiungono la loro abominevole e sensuale vetta, suggella  il legame indissolubile che esiste fra i due soggetti quando disegnati da Floriano Bozzi ed è degno coronamento della Rubrica che abbiamo voluto dedicare al maestro.

Collezionisticamente parlando:

Baby Satan è una collana composta da 4 albi, usciti fra il 1969 e il 1970 ed. SIE. La spesa per averli non dovrebbe essere eccessiva, né la fatica per trovarli, dato che in anni recenti ne sono uscite alcune serie complete da vecchi magazzini. Esiste anche una raccolta, più difficile (la cui copertina, sempre di Bozzi, è a inizio post). E' il n. 4 della serie Eroine dell'Avventura (1/23, SIE 1970) che ripropone i primi 3 albi. Infine, secondo la Guida le storie (o almeno alcune) sono state ristampate all'interno delle collane Pocket Verdi (1/3) e Pocket Blu (1/4), Emmevi editrice 1974.


Le quattro copertine della prima edizione, disegnate da Floriano Bozzi

Chi è interessato ad approfondire l'opera di Floriano Bozzi può leggere una bella biografia nell'ultimo numero della rivista Fumetto dell'Anafi (n.84 dicembre 2012) a cura di Alessandro Ceccotto oppure, se si accontenta di qualche accenno, sbirciare la terza di copertina del Tex n.178 (Daim Press 1975), da cui è preso anche l'autoritratto qui a fianco.
Più compliacato è il discorso su Erasmo Buzzacchi, di cui non sono riuscito a reperire notizie recenti e aggiornate. Qualcuno sa qualcosa?

5 commenti:

  1. Ottimo!
    Anche il pezzo uscito su Fumetto.
    Certo che però è vero che le sue donnine si somigliavano davvero tutte, basta vedere le scene saffiche che hai postato... 3 ragazze con lo stesso volto!!!

    RispondiElimina
  2. Eh sì, questo è vero... a volte si fa fatica pure a seguire la storia (anche i personaggi maschili si assomigliano a volte). Però è un peccato veniale, tutto sommato.

    Andrea, ci sarai alla fiera di Roma i primi di marzo? Se non riusciamo a incontrarci prima, forse ci riusciamo lì.

    RispondiElimina
  3. Dovrei farcelo un salto! Certo non è un granché... negli anni scorsi ero allo stand Coniglio, quest'anno non credo ma un salto lo farò.
    Comunque noi possiamo anche vederci prima, sentiamoci/scriviamoci!

    RispondiElimina
  4. tratto splendido quello di Bozzi, devo recuperare assolutamente qualcosa. Sono affascinato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. su vintagecomics stanno facendo un ottimo lavoro di attribuzione ai relativi autori degli albi erotici. E' un'ottima fonte per provare a fare un primo censimento dei lavori di Bozzi negli anni '70... non credo che si sappia bene nel dettaglio.

      Elimina

Related Posts with Thumbnails