In merito ai falsi ci sarebbe ancora da dire molto. Ce ne sono alcuni che nel corso degli anni sono diventati, a torto o a ragione, dei pezzi molto ambiti dai collezionisti. Naturalmente non sto parlando delle ristampe anastatiche invecchiate per essere vendute come originali a caro prezzo. Né dei subdoli rimaneggiamenti come i numeri 1 di Dylan Dog di cui abbiamo parlato la scorsa volta, fatti solo per ingannare l'ebayer di turno. Parlo invece di quei falsi con un'anima, quei falsi affascinanti perché circondati da un che di misterioso e leggendario, che hanno stimolato la fantasia dei collezionisti.
Per quanto mi riguarda sono del tutto contrario a collezionare simili oggetti, che non rappresentano altro che modi illegali di generare incassi per i truffatori. Tuttavia il mondo del collezionismo è imperscrutabile e il valore di un oggetto, a volte, è generato da questioni emotive collettive, e prescinde da caratteri anche sostanziali come l'originalità.
C'è l'esempio dell'Uomo Ragno Corno II Serie n. 59, l'albo mai uscito ufficialmente ma che... di fatto esiste ed è completo di tutto, inserto giochi, posterino ecc:
O il Classico Disney I Serie n.1 versione UPIM, immaginaria versione dell'albo destinata ai supermercati Upim, che si dovrebbe contraddistinguere dall'originale per la scritta "Edizione Speciale" in quarta di copertina.
Per quanto mi riguarda sono del tutto contrario a collezionare simili oggetti, che non rappresentano altro che modi illegali di generare incassi per i truffatori. Tuttavia il mondo del collezionismo è imperscrutabile e il valore di un oggetto, a volte, è generato da questioni emotive collettive, e prescinde da caratteri anche sostanziali come l'originalità.
C'è l'esempio dell'Uomo Ragno Corno II Serie n. 59, l'albo mai uscito ufficialmente ma che... di fatto esiste ed è completo di tutto, inserto giochi, posterino ecc:
O il Classico Disney I Serie n.1 versione UPIM, immaginaria versione dell'albo destinata ai supermercati Upim, che si dovrebbe contraddistinguere dall'originale per la scritta "Edizione Speciale" in quarta di copertina.
Oggi sappiamo per certo che si tratta di un falso degli anni '80 ma tutto il rumore di sottofondo che ha generato in questi anni lo ha fatto diventare un oggetto di culto [nota: sono circolate negli ultimi anni anche delle copertine ancora nuove dentro la fustella, senza albo, di cui non si conosce l'origine. Va detto però che il falso così come uscì negli anni 80 era una ristampa completa, non una ricopertinatura].
E poi c'è l'ultimo in ordine di tempo, il Diabolik n. 1 "Betty Curtis", recentemente oggetto di grande attenzione dei collezionisti perché apparso su ebay:
Gli ho dato questo nome perché l'interno è del n.1 di Diabolik, mentre la copertina è ripresa dal 45 giri di Betty Curtis Diabolik/Amore Cos'hai del 1967:
I forum sono stati invasi dai commenti, spesso discordanti, su questo albo. Per evitare che tutte quelle interessanti discussioni si perdano nei meandri della rete, proverò a riassumere il punto di vista principale, sostenuto da alcuni esperti collezionisti e da me condiviso.
L'albo è comparso sul mercato in un periodo compreso tra il 1994 e il 2000, probabilmente nel 2000 o poco prima. Inizialmente si pensava che potesse essere stato allegato a qualche pubblicazione (e quindi autorizzato dall'Astorina, la casa edirtice di Diabolik), perché in quarta di copertina c'è la dicitura "copia omaggio vietata la vendita". Inoltre, in alcune copie c'è una pubblicità di un'agenzia investigativa in seconda di copertina. In realtà si tratta di camuffamenti.
L'albo è la nota ristampa anastatica del 1994 (il primo numero della collana Diabolik Swissss) ricopertinata con questa nuova e fantasiosa copertina. In generale i collezionisti, tramite intensi passaparola negli scorsi mesi, ritengono che ne siano stati prodotti circa 50, di cui meno della metà con la pubblicità dell'agenzia.
Come se non bastasse, su ebay è apparso anche un altro albo molto simile, che però non sembra identico al Betty Curtis "autentico". Ed infatti non lo è: è il falso del falso!
Quest'ultimo falso è stato chiaramente fatto in gran velocità per sfruttare la momentanea febbre da rarità che era nata su ebay nei confronti del suo predecessore. E non è così ben visto dai collezionisti come l'altro. La cosa apre inquietanti interrogativi anche un po' filosofici su cosa sia la verità e l'autenticità, o sul "grado" di originalità.
Io, però, lascio a voi la risposta.
Ciao Chico, è un pò che non ci si sente, sono Andrea (Jolly). Posto quì un quesito perchè penso sia l'ambiente più adatto: ti risulta che la copertina del primo Gesebel (1966) sia plastificata? All'epoca mi sembra strano che gli albi venissero già racchiusi nei fogli di plastica come quelli attuali.
RispondiEliminaHo per le mani un numero 1, e non vorrei che fosse un falso.
Ciao e grazie.
Ciao Andrea,
RispondiEliminami fa molto piacere risentirti. Il "ventennale" di Jolly è passato senza festeggiamenti, ma ho festeggiato in privato rileggendomi qualche storia :) Hai fatto qualche bell'acquisto ultimamente?
Sì tranquillo, il n.1 di Gesebel ha copertina plastificata, così come il n.2. Il n.3 non ce l'ho e non lo so, dal 4 in poi doventa cartoncino normale.
Ciao a risentirti presto!
Meno male, mi rincuori un bel pò...
RispondiEliminaSi, ho fatto buoni acquisti ultimamente, seguendo dove possibile la tua guida all'acquisto ;)
Appena ho un momento ti mando una mail con la lista.
Ciao, a prestissimo.