venerdì 2 ottobre 2009

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Gli Antenati nelle mie collezioni, ovvero: Blisteromania irrefrenabilis

Si tratta di una malattia seria, credetemi: ha colpito anche me, fortunatamente in maniera lieve. Checché se ne dica, per vivere meglio un pò di moda e conformismo sono sempre necessari.

La ricerca dell'albo incellofanato è una delle più importanti e vistose tendenze del collezionismo di fumetti degli ultimi anni. I miei sentimenti nei confronti di questo fenomeno sono contrastanti, non starò qui a parlarne adesso: se avete un pò di pazienza, il prossimo anno potrete leggere quello che ne penso in un articolo che verrà pubblicato su Il Fumetto (Anafi).
Qui dico solo che collezionare albi incellofanati con giudizio e discernimento può essere interessante ai fini della ricerca in campo fumettistico, e neanche troppo dispendioso. Fin da subito ho deciso di non dedicarmi agli albi incellofanati ultra-noti (e ultra-costosi) come alcuni numeri di Topolino, Alan Ford, ecc. perché dal mio punto di vista non aggiungono niente a quello che già sappiamo (e poi costano troppo... la volpe e l'uva?). Molto diverso è invece il discorso per quelle testate minori che erano solite aggiungere gadget alla pubblicazione, ma poichè sono appunto serie minori pochi se ne occupano e le cose da scoprire sono ancora tante. Mi vengono in mente ad esempio certe serie comiche della Cenisio come Silvestro o Tom e Jerry, ancora pochissimo indagate.



Io ho scelto di recuperare gli albi incellofanati con gadget di una interessante pubblicazione Mondadori degli anni '60: Braccobaldo presenta gli Antenati. La testata, è del 1964 e inizialmente si chiama Braccobaldo, è in formato rivista, e pubblica storie dei personaggi di Hanna & Barbera (Yoghi, Magilla, Braccobaldo ecc.) provenienti dalle produzioni americane della Dell. Dal n.32 il formato diventa tascabile e dal n.82 fino alla chiusura della serie (n.136) la testata cambia nome in Braccobaldo presenta gli Antenati, diventa di formato un po' più grande, e inizia ad affiancare alle storie americane anche quelle di produzione italiana, con autori del calibro di Giovan Battista Carpi, Umberto Manfrin e Romano Scarpa. Io mi sono concentrato su quest'ultimo periodo, quando quasi ogni uscita arrivava in edicola incellofanata con un regalo dentro. Si tratta probabilmente della prima o una delle prime testate italiane in cui l'inserimento del gadget non era sporadico ma strutturale alla pubblicazione. Non sono facilissimi da trovare, anche perché quelli venduti in edicola venivano immancabilmente aperti, tuttavia ogni tanto ne salta fuori qualche copia fondo di magazzino.

L'idea non è tanto quella di riuscire a raccogliere tutti gli albi (certo, se ci riesco meglio) quanto quello di individuare e documentare tutti i gadget che sono stati inseriti, in modo da averne una cronologia completa. Sono arrivato circa a metà della ricerca, ma c'è ancora da fare tanta strada. Voglio qui condividere con voi i risultati ottenuti finora, sperando che qualcuno abbia altre informazioni utili che ci permettano di fare qualche passo in più. In fondo al post potete trovare il file "embedded" che sintetizza i miei risultati (si vede?). Più avanti, se ci riesco, lo metterò disponibile per il download sulla colonna di destra del blog. Se avete informazioni utili (così come se volete vendermi qualche albo incellofanato che mi manca) scrivetemi pure. Se volete utilizzare il file per fini diversi da quello della consultazione personale, per favore avvisatemi.












Collezionisticamente parlando:

Escono in totale 136 numeri, divisi in tre formati, come abbiamo detto.

Per raccogliere una serie senza gadget, i numeri più difficili sono quelli del formato tascabile, dal n.32 al n.81. Ma dato che si tratta di una serie di nicchia e la richiesta non è molto alta, con calma non dovrebbe essere un problema trovarli.

Anche alcuni numeri precedenti al cambio di titolo della testata (cioè fino al n.81) sono usciti con gadget, ma non ho informazioni specifiche a riguardo.



2 commenti:

  1. Bello!
    Ci sarai a Lucca? Magari si recupera qualcosa d'interessante

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  2. Si penso di esserci a Lucca, magari ci conosciamo, risentiamoci. Penso di andarci con un gruppo di amici interessati ai giochi da tavolo (il mio gruppo di gioco), ma appena potrò mi sgancerò per andare alla zona fumetti :-)

    Mi è dispiaciuto non poter essere andato a Romics a sentire la tua conferenza.

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