Le Donne e i Mostri di Floriano Bozzi (3 di 4): JESSICA

Terza puntata della nostra mini-rubrica. Se volete rinfrescarvi la memoria su quello che abbiamo detto finora andate pure a rileggere la prima e la seconda.

Il nostro secondo personaggio della triade è Jessica, che venne pubblicato da Bianconi a partire dal Settembre 1968, pochi mesi dopo la chiusura di Uranella.

Ricordate che la scorsa volta ho detto che Uranella era proseguita in Francia fino al numero 26 mentre in Italia era terminata col numero 20? Bene, immaginate lo scenario: Uranella in Italia è costretta a chiudere per scarse vendite, ma in Francia la collana vende ancora ed è un peccato interrompere le uscite. Che fare dunque? Semplice, basta creare un nuovo personaggio molto simile nell'aspetto a Uranella, modificare un pochino l'ambientazione ma non troppo, ed ecco che si può creare un nuova serie in Italia spacciandola per Uranella in Francia!

Non so se sia andata veramente così, se Bianconi abbia ragionato davvero in questi termini, fatto sta che Pier Carpi e Floriano Bozzi si diedero da fare per creare questa nuova eroina dalla costola della defunta Uranella. Il risultato fu Jessica: un personaggio dall'aspetto quasi identico a Uranella, con solo i capelli appena un po' più lunghi e una minuscola gonna con pugnale al posto dei sexy-costumini della fantaeroina.

In Francia la serie proseguì invece nella collana "madre", e il personaggio  naturalmente mantenne il nome iniziale (che in Francia era Auranella):

Non è strano pensare che oltralpe i lettori occasionali e quelli meno attenti non si siano neanche accorti della differenza, perché l'ambientazione era diventata quella di un fantasy medievale, che alla fin fine non è troppo diverso dalla fantascienza di Uranella, fatta di mondi bizzarri e a volte riecheggianti i paesaggi dei Secoli Bui. E infatti specialmente i primi numeri sono pieni di quei mostri strani che avevamo tanto amato in Uranella, come i Topi Volanti:

O le Tigri Corazzate:

Ma poi c'è anche un serpeggiante senso orrorifico di puro stampo medievale, come gli scheletri delle segrete:

O gli stregoni con le loro bestie:

 Col passare dei numeri le storie diventano sempre meno fantastiche e più avventurose, ma non c'è bisogno di dire che Pier Carpi fa un ottimo lavoro nella costruzione degli intrecci. Jessica è una principessa che sta cercando di tornare al suo castello, ma viene catturata da Vulgan, il capo dei barbari. Varie peripezie nei primi numeri la portano in vari regni dominati da sovrani crudeli, e il copione è quello della protagonista che si batte per l'ascesa dell'eroe buono e la caduta del tiranno (e che giostra di personaggi!). Nel n.3 Jessica riesce a tornare a casa, ma il suo senso di giustizia la conduce verso nuove avventure. Nel n.6 c'è lo scontro finale con Vulgan, che nell'ultima vignetta muore.

Insomma appare chiaro che la sceneggiatura è ben orchestrata, ed era tutto nato in partenza per avere la lunghezza di 6 numeri. Certo, c'è un po' di faciloneria nel modo in cui le situazioni si risolvono, ma è un peccato veniale (anche perché si vede che ciò non succede a causa di incapacità dello sceneggiatore, ma per una scelta di semplificazione. E non lo dico perché lo sceneggiatore si chiama Pier Carpi).

Il personaggio è praticamente un clone di Uranella, ma a noi non c'importa, anzi: ci possiamo godere altri sei volumetti con le Donne e i Mostri di Floriano Bozzi.

Collezionisticamente Parlando:

La serie dura 6 numeri, dal Settembre del 1968 al Febbraio del 1969. Non mi sembra che ci siano numeri particolarmente difficili da trovare.